Amerigo Mattozzi
nato il 4 febbraio 1952 morto in un incidente di moto il 26 aprile 1975
Ho conosciuto Amerigo nel 1968, dove frequentavamo la stessa scuola – ITIS Francesco Severi di via Casal de Merode. Con lui ho condiviso tutte le lotte del biennio 68-69, la prima (delle numerose) occupazione della nostra scuola, e la quantità infinita di manifestazioni, riunioni e picchettaggi in tutta la zona (EUR). Dopo la scuola ci rincontravamo al circolo 22 Marzo (5 o 6 compagni del nostro istituto ci seguiranno anche al nostro circolo). Il 12 dicembre 1969 fummo tra i pochi del circolo ad essere fermati dai carabinieri e non dalla polizia. Dopo il 16 dicembre (morte del compagno Pino Pinelli e arresto di Pietro Valpreda) io entrai in clandestinità perché ricercato e Amerigo fu uno dei pochissimi compagni con cui mantenni dei contatti. Lui diventa i miei occhi, le mie orecchie e la mia bocca nei rapporti con gli altri compagni. Era la persona più solare che abbia mai conosciuto. Ho scoperto della sua morte solo molti anni dopo, dal mio esilio in Svezia. Ho perso un fratello, un compagno, che mi ha lasciato un vuoto immenso. Ciao “mandrillo”.
Enrichetto
Tag: Amerigo Mattozzi, circolo 22 Marzo, Enrico Di Cola, francesco severi, scuola itis
23 agosto 2012 alle 10:10
[…] Ricordando Amerigo Mattozzi (circolo 22 Marzo) […]
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1 settembre 2012 alle 18:56
“Compagni so quelli che mettono in gioco tutto quello che hanno, senza pentimento”
Io lo ricordo cosi, morire a 23 anni sull’ostiense per futili motivi, a occhi aperti, che perdita per la famiglia e gli amici! Quegli anni erano inclinati, si andava sempre in salita anche stando fermi, la repressione e’ stata fortissima e certo che stavano perdendo tutto… bisognava agrapparsi almeno a qualcosa, altri amici morirono in seguito, sempre per futili motivi. Questa pagina con queste parole, se volete, e’ la cicatrice di quei lontani anni.
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