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Lotta Continua 11 marzo 1970 n 7 Ballata per Pinelli

24 settembre 2012

Canzone cantata da 500 compagni nei corridoi del palazzo di giustizia di Milano durante il processo a Bellocchio.

 

Ballata per Pinelli

(sull’aria de «Il feroce monarchico Bava»)

 

Quella sera a Milano era caldo

Calabresi nervoso fumava

– tu, Lo Grano (l), apri un po’ la finestra –

e ad un tratto Pinelli cascò

– Sior questore io ce l’ho già detto,

lo ripeto che sono innocente

Anarchia non vuol dire bombe

ma giustizia nella libertà – –

– Poche storie – confessa Pinelli –

c’è Valpreda che ha già parlato

lui è l’autore di questo attentato

ed il complice, è certo, sei tu –

-Impossibile – grida Pinelli –

un compagno non può averlo fatto

e l’autore di questo delitto,

tra i padroni bisogna cercar –

– Stai attento, indiziato Pinelli,

questa stanza è già piena di fumo,

se tu insisti apriam la finestra,

quattro piani son duri da far –

Quella sera a Milano era caldo,

ma che caldo, che caldo faceva

è bastato aprir la finestra ,’

una spinta e Pinelli cascò

L’hanno ucciso perché era un compagno,

non importa se era innocente

– era anarchico e questo ci basta –

disse Guida il [ … ] (2) questor

C’è una bara e tremila compagni

stringevamo le nostre bandiere;

noi quel giorno l’abbiamo giurato:

non finisce di certo così

Calabresi e tu Guida […] (3)

se un compagno avete […] (4),

questa lotta non avete fermato

la vendetta più dura sarà

Quella sera a Milano era caldo,

ma che caldo, che caldo faceva,

è bastato aprir la finestra

una spinta e Pinelli cascò.

(1) Sabino Lo Grano, tenente dei carabinieri, presente al «suicidio» di Pinelli.

(2) (3) (4) I compagni sostituiscano ai puntini le parole che ritengono più opportune